Mi chiamo Fredrick Okoth, sono nato nel 1988, secondogenito di sei figli. Sono arrivato nel centro di Kivuli nel 1998. Prima di allora la mia vita e quella della mia famiglia era fatta di sfide quotidiane, volte a sopperire alla mancanza di un riparo adeguato, di vestiti, di cibo e di istruzione. In famiglia avevamo un’unica fonte di reddito e mia madre, per arrivare alla fine del mese, svolgeva lavori occasionali che comunque non bastavano a sostenerci.
Nel maggio del 1998 mia madre incontrò un operatore del centro di Kivuli, George Otieno, a cui raccontò la nostra situazione familiare.
George venne a visitarci a casa, offrendo a me e mio fratello la possibilità di essere accolti nel centro di Kivuli.
Avevo 10 anni quando iniziò la mia vita al centro. Lì incontrai molti ragazzi che avevano avuto una storia simile alla mia. Ricevevamo tutto ciò di cui avevamo bisogno: istruzione, cibo, un riparo sicuro, un’educazione spirituale e tutto ciò che rende la vita confortevole in una casa normale.
Pochi mesi dopo il mio arrivo gli operatori del centro iscrissero me ed altri ragazzi alla Kawangware Primary School, una scuola pubblica poco distante da Kivuli. Lungo il mio percorso educativo e sociale mi motivò molto sapere che dietro il buon tenore di vita che avevamo nel centro c’era il lavoro di molte persone che si impegnavano per sostenerci e supportarci.
Accanto a Padre Kizito c’era Amani, che per assicurarsi che tutti noi ragazzi del centro vivessimo una vita normale, raccoglieva fondi tra gli amici in Italia per sostenere la nostra casa.
Seguendo il programma del centro di Kivuli, dopo aver completato la scuola primaria tornai a vivere con la mia famiglia. A 15 anni feci l’esame per ottenere il diploma di scuola primaria e, dopo aver studiato duramente, mi diplomai con ottimi voti. Consideravo me stesso un adulto, pronto a intraprendere la seconda parte della mia vita con determinazione ma anche con fiducia. Mi iscrissi quindi alla scuola secondaria, ancora sostenuto dalla comunità di Koinonia e Amani.
Dopo quattro anni di duro lavoro, passai i miei esami finali (KCSE). Avevo un pensiero fisso, una sorta di forza trainante: nulla è impossibile quando si sogna.
Il mio successo a scuola rese Padre Kizito orgoglioso. Mi promise infatti che avrebbe cercato i fondi per permettermi di frequentare l’università. Fu allora che iniziammo a parlare della possibilità per me di entrare a far parte della comunità di Koinonia. Accettai con piacere.
Durante gli anni di università Koinonia mi ha dato più volte la possibilità di lavorare nei suoi centri, specialmente nei periodi di vacanza dai corsi. Lavoravo in particolare nell’area contabile e amministrativa, mettendo subito in pratica ciò che studiavo all’università.
Mi sono laureato nel 2012 e nell’agosto di quell’anno ho iniziato a lavorare come amministratore e professore part-time al Diakonia Institute, un altro progetto della comunità di Koinonia. Ad oggi il numero dei ragazzi che frequentano i corsi è aumentato costantemente. Sono molto contento degli obiettivi raggiunti e dei miglioramenti che ho visto verificarsi negli anni.