Articolo
Carolina da Milano a Lusaka
Anno XXII, n. 2 Novembre 2022 - di Carlotta Bianchi

«Buongiorno, sono Flavio Perotti, un docente di una scuola primaria di Milano. Lo scorso anno i miei alunni e alunne (una classe quarta) hanno scritto un racconto a partire da una situazione avvenuta a scuola, che si è poi trasformato in un vero e proprio libro. Finalmente il libro è stato pubblicato e ieri ho consegnato le copie ai bambini, ora in quinta.
Il tema tratta di tematiche come l’amicizia, l’accoglienza, il rispetto della diversità.
Abbiamo deciso insieme che gli eventuali guadagni sulle vendite dovessero andare a dei bambini che potessero avere bisogno di un aiuto, soprattutto per la loro istruzione.
Sono venuto a conoscenza della vostra organizzazione tramite una mia amica che l’anno scorso ha lavorato in Zambia. Ieri coi bambini abbiamo visitato il vostro sito e abbiamo letto quello che fate; sono stati subito colpiti dal progetto “Mthunzi Centre” e vorrebbero donare gli eventuali guadagni per sostenerlo.
Non so con quanta frequenza avverrà, perché dipenderà sempre dalle eventuali entrate del libro, però ci tenevo a comunicarvelo. Sarebbe anche bello farvi mandare una letterina scritta dai bambini…»
Grazie a questo messaggio, inviato ad Amani tramite Facebook, poco più di un anno fa abbiamo conosciuto Carolina, una tartaruga veramente speciale, protagonista del bellissimo e omonimo progetto creativo realizzato dai bambini della (ex) Quarta C della scuola primaria Vittorio Locchi di Milano, insieme al loro Maestro Flavio.
Carolina, i bambini e il loro maestro ci sono parsi subito tutti “veramente speciali” e così ci era venuta proprio voglia di conoscerli, per raccontare loro del Mthunzi Centre e ascoltare di persona la storia del loro libro e della scelta di destinare il ricavato della sua vendita a coetanei lontani che potessero aver bisogno di un aiuto per andare a scuola.
Eravamo pronti ad organizzare un incontro ma, per le disposizioni di sicurezza legate al Covid-19, la Dirigente non aveva potuto concederci l’ingresso a scuola. Passate le vacanze invernali, purtroppo, la situazione non era cambiata ed era difficile immaginare che potesse farlo di lì a poco.
Si è dunque pensato di iniziare almeno a conoscerci a distanza, in attesa di poterci poi finalmente riunire tutti insieme.
Ed è qui che la tecnologia ha reso possibile l’impensabile: distanza per distanza, ci siamo detti, perché non trasformare questo ostacolo logistico in una grande opportunità? Invece di collegare soltanto la sede di Amani con la scuola Vittorio Locchi, in due diversi punti della stessa città, perché non allargarci ed arrivare fino in Zambia, invitando anche i bambini del Mthunzi Centre all’appuntamento? Quale migliore occasione per conoscersi, scambiarsi tante domande, scoprire com’è veramente la vita di bambini che vivono a migliaia di chilometri di distanza? Per tutti, molto più di uno scambio di letterine!
E così, a marzo del 2022, il Maestro Flavio è venuto a trovarci in sede e finalmente, il 27 aprile, con l’aiuto di Chiara Avezzano, responsabile della progettazione e del coordinamento delle attività di Amani in Zambia e Kenya, gli alunni della Quinta C e i bambini del Mthunzi Centre si sono incontrati per la prima volta su Zoom (ormai arcinota piattaforma per meeting online).
Piccoli studenti di due diversi continenti hanno trascorso insieme circa un’ora tra sorrisi, saluti, presentazioni reciproche, domande e tanta curiosità.
Che materie studiate a scuola? Avete anche lezioni di lingua zambiana? Quali sono i vostri sport preferiti? Che paese vi piacerebbe visitare? Avete tutti le mascherine! La situazione con il Covid è ancora tanto brutta, in Italia? Chi è il vostro Presidente? Cosa fate nel tempo libero?
Sforzandosi di rendere chiaro il proprio inglese, facendo i conti con qualche sbalzo di connessione, il vocabolario un po’ incerto, le diverse pronunce, il fatto di essere in tanti… Insomma: un’oretta di caotica meraviglia, tra Milano e Lusaka.
È stata naturalmente anche l’occasione per far conoscere agli amici zambiani la mitica Carolina e la sua storia, riassunta e tradotta in inglese per loro e condivisa sullo schermo insieme ai disegni che ne accompagnano il racconto. «Chi ha scritto la storia?», chiedono dal Mthunzi. Tutte le mani della classe si alzano sprizzando gioia, piene di orgoglio e di soddisfazione per l’impresa riuscita. Il sorriso del Maestro Flavio lascia intuire la felicità per i suoi alunni e per aver vissuto insieme a loro un momento tanto speciale.
Giunta l’ora di chiudere il collegamento, i saluti sembrano non voler finire mai, i maestri e gli educatori ringraziano, tutti si augurano di potersi conoscere un giorno, magari, chissà…
Perché non venite anche voi a trovarci al Mthunzi, come i volontari che vengono ogni estate?
Forse da grandi, sarebbe bello. Non si può mai sapere, nella vita!
E infatti: chi può dirlo? Chi avrebbe mai detto, per esempio, che una tartaruga di nome Carolina, un tempo considerata dai suoi concittadini tanto inutile e strana, sarebbe stata capace addirittura di far incontrare una quarantina di bambini, di due diversi emisferi, in un giorno qualsiasi del 2022?
Nella foto: L’incontro su Zoom tra i ragazzi del Mthunzi Centre, la Quinta C e Chiara Avezzano di Amani
Carlotta Bianchi, cura la comunicazione istituzionale di Amani.