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AUGURI
Cari amici di Amani,
tra poche ore ci riuniremo tutti nel calore delle nostre case accanto agli affetti famigliari a cui teniamo di più mentre fuori il conflitto ormai è globale. Regioni intere, vaste porzioni di questo nostro mondo non riescono a trovare pace.
In questi giorni dalla sede di Amani sono passate tante persone, amici vecchi e nuovi. Con alcuni non ci si vedeva da anni e dopo poche parole capisco che ci sono sempre rimasti accanto, anche da lontano, sostenendo in silenzio e con costanza la nostra missione in Africa. Tra gli amici è venuta a trovarci Iosella, che ha a cuore ciò che accade ai migranti africani che tentano di arrivare in Europa. Ha visto con i suoi occhi le protezioni fatte di rete e di filo spinato al confine sud della Spagna, dove la polizia arriva a sparare a persone disperate appena approdate. Commossa mi dice che esiste una differenza nelle lacrime e mi insegna che sono le “lacrime rotonde” quelle che scendono profondamente dentro di noi. La ascolto, e di fronte a me vedo una persona che sa commuoversi ancora per il dolore infinito che attraversa questo nostro mondo. Vorrei, come tutti voi, un Natale sereno, vorrei aprire il giornale o sentire alle notizie della sera che ovunque è scoppiata la pace, ma lungo queste festività natalizie non sarà così e chissà per quanto tempo ancora.
Mi aiuta a sperare il pensiero che Amani è viva grazie a persone come voi, che credono, che continuano a “sperare contro ogni speranza” come ci ha insegnato Dom Hélder Câmara. E in silenzio sostengono una azione quotidiana che ci consente di alleviare la sofferenza di molti e di cambiarne il destino.
Il lieto fine non lo vediamo arrivare, ma restiamo umani con un pianto di “lacrime rotonde” e continuiamo a sperare, soprattutto a Natale, che possiamo essere tutti migliori e insieme cambiare le sorti di un destino già scritto.
Grazie: abbiamo realizzato insieme, anche quest’anno, ogni giorno un piccolo miracolo. Auguri a tutti.
Gian Marco Elia