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Il fotovoltaico per le Case di accoglienza di Nairobi.
Siamo felici di poter condividere con voi un grande traguardo!
“Anita Home” e “Kivuli Centre”, due delle nostre strutture di accoglienza a Nairobi, sono state dotate ciascuna di un proprio impianto fotovoltaico, collaudato e funzionante ora a pieno regime.
A Nairobi, i costi dell’energia elettrica e i numerosi blackout della rete centrale hanno da sempre un peso notevole sull’economia e sulla quotidianità dei centri di Amani e Koinonia.
Questo cambiamento, quindi, significa che da fine febbraio 2022 Anita Home e parte del Kivuli Centre non devono più dipendere interamente dalla compagnia locale per l’alimentazione elettrica, divenendo così due strutture dal ridotto impatto ambientale, con un considerevole risparmio sulle spese e una maggiore stabilità, per esempio, dell’illuminazione e del funzionamento dei frigoriferi nelle case e nel dispensario medico. Tutto ciò si traduce in una vita più agevole per i bambini, per le famiglie e gli educatori che di loro si prendono cura, per tutto lo staff impiegato nei centri e per la comunità circostante.
Questo è il risultato di una bellissima storia di incontri, di sinergie, di perseveranza e di lavoro di squadra fra numerose realtà che in diversi modi hanno creduto nel nostro progetto, partecipando attivamente, sostenendolo e portandolo avanti con noi fino alla sua realizzazione finale. Con piacere li citiamo qui tutti insieme, rivolgendo loro un enorme ringraziamento. Grazie quindi a EKOenergy, Lamborghini ed Evolvere, ZCS Azzurro, MBS Consulting, ECORISOLUZIONI in particolare nelle persone di Dario Sabbadini, Fedro Sabbadini e Andrea Bedodi e RiMaflow. Un ringraziamento speciale va senz’altro a Matteo Leonardi per aver ideato e sviluppato questo progetto insieme a noi fin dal principio.
Il lavoro per portare l’energia solare a Kivuli Centre e Anita Home è stato inoltre finanziato anche grazie ai proventi del Calendario Amani 2019 intitolato “DARK”, il cui tema era appunto l’accessibilità all’energia elettrica e, per questo, anche grazie a tutti voi che lo avete acquistato.
Per le foto, grazie a Enza Tamborra.